C’è stata una gravissima violazione della privacy ed è arrivata da questo punto di vista una denuncia che può davvero cambiare tutto.
La privacy è un tema sempre molto caldo ed attuale, dal momento che molto del futuro tecnologico si decide su questo argomento. L’idea, infatti, di mettere insieme la sicurezza delle persone ed allo stesso tempo garantire che le loro informazioni non entrino in possesso di alcuni malintenzionati è fondamentale e non può non essere il presupposto di tutto. In tal senso, davanti a delle denunce che arrivano da persone competenti non possono non suonare dei campanelli d’allarme importanti.
Da anni il tema a riguardo si incentra sui cosiddetti big data, che finiscono nelle mani di privati. Che, teoricamente, possono farne l’uso che vogliono. Da questo punto di vista tutte le autorità globali stanno operando per porre un freno sia all’accesso a questa tipologia di informazioni sia per quel che riguarda la loro diffusione. In tal senso, c’è stata di recente una gravissima violazione che ci costringe a correre ai ripari. Si tratta di uno strumento a dir poco diffuso e, per questo pericoloso.
La tecnologia che è finita nel mirino di uno studio condotto ad Harvard è quella che è stata utilizzata per gli occhiali intelligenti della RayBan, realizzati in collaborazione con Meta. In pratica, combinando quelle caratteristiche con quelle che sono a disposizione dell’Intelligenza Artificiale possono portare a scoprire informazioni come identità, numeri di telefono e indirizzi. Si tratta di potenzialità difficilmente accessibili, ma questi occhiali, finiti nelle mani sbagliate, potrebbero essere davvero molto pericolosi.
Come è noto, la questione relativa alla privacy in relazione a questi occhiali intelligenti è stata sollevata sin dal giorno del lancio del primo modello con queste caratteristiche. La possibilità, infatti, di filmare qualcuno senza dare nell’occhio ha delle insidie di altissimo profilo. Soprattutto se questa tecnologia poi si va ad integrare ad altri upgrade che vengono realizzati in altri ambiti. In tal senso, andiamo a vedere nel dettaglio come è stato condotto l’esperimento in questione.
Due studenti di Harvard hanno dimostrato cosa succede se si trasmette con questi occhiali una diretta su Instagram utilizzando poi una demo appositamente creata. Un programma al computer segue questa diretta e tramite l’IA, va ad identificare tutti i volti che vengono inquadrati. Le immagini vengono poi analizzate con i database pubblici andando ad accedere ad informazioni sensibili. La demo che hanno creato i due studenti si chiama I-Xray, è molto semplice da usare ed utilizza tecnologia già esistente in giro.
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