Bollette non pagate e cambio gestore, si può. Ma devi sapere questo

I clienti morosi possono richiedere il cambio di gestore di luce e gas: tutto quello che c’è da sapere in merito e cosa accade in questi casi.

Con la fine del mercato tutelato e l’ingresso del mercato libero di luce e gas, sono molti gli utenti italiani che hanno deciso di cambiare gestore per trovare le offerte più convenienti in modo da risparmiare sulle bollette.

Bollette non pagate
Bollette luce e gas, anche i clienti morosi possono cambiare gestore (lbox.it)

In tal senso, molti si chiedono se sia possibile effettuare un cambio di gestore in caso di morosità con quello attuale. La morosità non è altro che il ritardo o il mancato pagamento di una bolletta entro i termini indicati da quest’ultima. È necessario sapere che anche i clienti morosi possono cambiare fornitore energetico, ma vediamo cosa accade e come procedere in questi casi.

Bollette luce e gas, cambio gestore per i clienti morosi: cosa accade

Anche in caso di mancato pagamento delle bollette di luce e gas nei tempi previsti, è possibile chiedere il cambio di gestore. Il cambio non prevede vincoli, ma bisogna sapere che il debito con il vecchio fornitore non sarà estinto e dovrà essere saldato. Questa procedura, dunque, non deve assolutamente essere vista come un escamotage per non saldare le vecchie bollette non pagate.

cambiare gestore bollette
Bollette non pagate, è possibile cambiare gestore (lbox.it)

Come già detto, i clienti morosi possono decidere di sottoscrivere un nuovo contratto per le forniture di luce e gas con le modalità previste dallo stesso fornitore, ma dovranno corrispondere i mancati pagamenti a quello vecchio che per recuperare gli importi può richiedere il Cmor (Corrispettivo di morosità). Il sistema può essere richiesto per le fatture non pagate negli ultimi 3 mesi e a determinate condizioni: il vecchio fornitore deve aver inviato la segnalazione di messa in mora al cliente; l’utente non deve aver già pagato le fatture non saldate ed, infine, l’importo per l’indennizzo deve essere superiore a 10 euro.

Attraverso il Cmor, il debito passa automaticamente alla bolletta del nuovo gestore che si occuperà, dunque, del recupero degli importi per poi restituirli al vecchio fornitore. Durante il passaggio da un gestore all’altro e tutte le procedure previste, la fornitura non verrà sospesa.

Quando scatta la morosità

La morosità per un cliente di luce o gas scatta quando le bollette per le forniture non vengono pagate entro la scadenza. A quel punto, il gestore invia un avviso di un sollecito di pagamento al cliente con nuovi termini di scadenza. Se anche questi non vengono rispettati, si può procedere alla sospensione della fornitura secondo le modalità stabilite da Arera.

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