C’è un trucchetto poco conosciuto pe farsi licenziare e ottenere anche l’indennità di disoccupazione: vediamo cosa devi fare!
Sei stanco del tuo lavoro ma non puoi permetterti di restare senza stipendio? Purtroppo questa è una situazione che accomuna molte persone e si verifica quando una persona, per anni, svolge un lavoro che non piace, che non ama e da cui non si sente rispecchiato.
Ricordiamo che, prima ancora che fonte di guadagno, il lavoro deve essere fonte di soddisfazione personale: deve permettere di esprimere chi siamo, deve rappresentarci e deve piacerci. Altrimenti diventa alienante. Purtroppo, in tempi di crisi, spesso ci si vede costretti ad accettare qualunque cosa. ma quanto può durare una situazione siffatta?
Se desideri cambiare vita e cercare opportunità più consone alla tua personalità e vuoi smettere di lavorare, le soluzioni sono due: o ti licenziano o ti licenzi. Normalmente se ti licenzi di tua volontà non avresti diritto alla Naspi. Tuttavia c’è un trucchetto per ottenere lo stesso questa indennità.
Vuoi smettere di lavorare? Con questo trucco ottieni la Naspi
I sogni sono fondamentali: il denaro anche! Per vivere il denaro ti serve: per pagare l’affitto, le bollette, per fare la spesa. Che fare, dunque, se non vuoi più svolgere il tuo lavoro ma non hai abbastanza soldi da parte? Di sicuro ti serve la Naspi, cioè l’indennità di disoccupazione che spetta ai lavoratori dipendenti che perdono il lavoro non per loro volontà.
Dunque non puoi licenziarti altrimenti non avrai diritto alla Naspi. E, certamente, non puoi nemmeno smettere di presentarti al lavoro causando, così, il tuo licenziamento: nemmeno in questo caso, infatti, avresti diritto all’indennità di disoccupazione. Cosa si può fare allora?
C’è un trucchetto perfettamente legale ma poco conosciuto che ti consentirà di smettere di lavorare e avere la Naspi. Dovrai, però, metterti d’accordo con il tuo datore di lavoro per procedere ad una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dinanzi all’Ispettorato del Lavoro. In buona sostanza, se il datore di lavoro avvia la procedura di licenziamento per giustificato motivo oggettivo e, durante la conciliazione, si raggiunge un accordo con il lavoratore, allora ti spetterà la Naspi.
Questo trucchetto può tornarti molto utile se vuoi accedere prima alla pensione in quanto esistono ben due misure – in vigore almeno fino alla fine del 2024 – che si rivolgono proprio ai disoccupati. Si tratta di Quota 41 e di Ape sociale. La prima misura non ha requisito anagrafico: permette di andare in pensione a qualunque età purché gli anni di contributi siano almeno 41.
Con Ape sociale, invece, si può andare in pensione a 63 anni e 5 mesi con solo 30 anni di contributi. Entrambe le misure sono fruibili dai disoccupati. Pertanto per 2 anni potrai beneficiare della Naspi e poi, se soddisfi i requisiti richiesti, potrai fare direttamente domanda per andare in pensione.