Quali sono le indicazioni di legge sull’accensione dei termosifoni prima delle date previste. Una panoramica della questione.
Come noto l’accensione degli impianti di riscaldamento è definito da precise norme di legge. La Penisola per la sua conformazione geografica gode di climi molto diversi, con temperature e irraggiamento diurno differenti. Per questo l’Italia è suddivisa in zone climatiche dalla A (la più calda) alla F (la più fredda).
In ognuna di queste aree la legge indica delle precise date di accensione e spegnimento degli impianti di riscaldamento, con la specifica del numero massimo di ore di accensione giornaliera. Bisogna poi considerare le nelle singole aree possono esserci Comuni con condizioni climatiche differenti e che hanno la facoltà di variare le date con specifiche delibere locali. Dunque oltre alle norme nazionale occorre riferirsi anche ai regolamenti comunali in materia.
Diciamo immediatamente che le scadenze indicate dalla norma sono valide sia per gli impianti centralizzati che per quelli autonomi. Quindi condomini e singole unità abitative sono tenute a rispettarle. Il mancato rispetto elle norme di riferimento comporta delle sanzioni amministrative severe.
Le multe variano da un minimo di 500 a un massimo di 3mila euro, in conseguenza della gravità della violazione. Anche i condomini possono subire multe salate, applicate a livello locale fino a 800 euro. Quindi anche se gli impianti autonomi godono di una maggiore autonomia rispetto a quelli condominiali, dove l’accensione è stabilita dal regolamento condominiale, i possessori sono tenuti al rispetto delle indicazioni di legge.
Infatti è immaginabile che il possessore di un impianto autonomo di riscaldamento possa decidere da sé quando accendere i termosifoni, ma non sono ammesse eccezioni alle normative nazionali. Anche la gestione degli impianti stessi è libera, ma vanno rispettate le leggi in tema di temperature consentite e di manutenzione efficiente e sicura.
Ricordiamo infatti che tutti gli impianti di riscaldamento devono essere sottoposti annualmente a controlli di revisione, effettuati da personale specializzato per il rilascio dell’apposita documentazione. Anche le temperature massime degli impianti devono essere rispettate. Attualmente le temperatura massima in abitazione è di 19 gradi, con un paio di gradi in più di tolleranza.
Infine si deve ricordare che sono possibili delle deroghe alle zone climatiche dovute a particolari condizioni metereologiche, come improvvisi abbassamenti di temperature. In questi casi, i Comuni possono deliberare l’accensione anticipata degli impianti in replica a ondate di freddo improvvise. Per questo conviene sempre controllare eventuali comunicazioni del proprio Comune in caso di eventi eccezionali.
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